Comitato Regionale

Piemonte

Atleti “ACQUISTATI” senza consenso???

Moltissime le società e i soci che ci telefonano in questi giorni per lamentarsi del comportamento della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL).

Raccontiamo la storia di una società in rappresentanza di tutti.

Lorenzo ha 40 anni, corre da 20 con la sua società sportiva, una società che aggrega circa 500 soci in un piccolo comune di una provincia piemontese. La corsa è uno sport accessibile a tuttə, è per sua natura libera, ognuno corre con i propri tempi e con la propria velocità. L’aumento dei praticanti degli ultimi 10 anni ha ristretto la forbice tra atleti agonisti e amatori, competitivi e non. Sono molte le società che partecipano a più eventi organizzati sia da UISP sia dalla Federazione, molti agonisti, molti non competitivi molti amatori come Lorenzo.

Ecco in base alla nuova direttiva della FIDAL da oggi molti atleti non potranno partecipare con il tesserino della propria società a gare non organizzate dalla FIDAL, quasi come se fossero talenti con il cartellino e per questo acquistati e magari pagati dalla federazione, di proprietà della stessa.

Parliamo di GARE che prevedono un pagamento per la partecipazione da parte dei partecipanti e non viceversa, CON QUOTE D’ISCIRZIONE che vanno 2 AI 25 euro!!!

L’UISP in ragione del riconoscimento Coni, e di quanto previsto dall’art.2 comma 1 lettera “a” punto 1 del Regolamento degli Enti di Promozione Sportiva (Delibera Consiglio Nazionale Coni n°1525 del 28/10/ 2014) organizza attività multidisciplinari, compreso le attività di atletica leggera, a carattere promozionale, amatoriale e dilettantistico, seppure con modalità competitive, con scopi di ricreazione, crescita, salute, maturazione personale e sociale, rivolte a tutt3 i cittadini con il massimo di attenzione verso la qualità, la sicurezza e la tutela dei praticanti garantita da specifiche coperture assicurative.

La libertà di associazione e di partecipazione alle attività sportive è sancita dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato italiano.

La UISP, come è noto, ritiene da sempre che le attività proprie e quelle ‘federali’ siano complementari e non concorrenziali e su queste basi dialoga con tutte le Federazioni riconosciute dal Coni interessate ed ha condiviso il documento del Coordinamento Nazionale EPS con le proposte di modifica della Convenzione FIDAL ma non consente a nessuno - ed è pronta a ricorrere in tutte le sedi compresa l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - di agire strumentalmente, per trarne vantaggi, mettendo in difficoltà le ASD/SSD e i partecipanti/praticanti le attività di atletica leggera e lo sviluppo delle stesse.

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